Con la crescente digitalizzazione il fenomeno dell’e-commerce si è esteso con sempre maggiore forza e rapidità spazzando via dall’iniziale competizione, in termini di vendita, gli store.
Se i colossi della rete hanno avuto un tale impatto sui piccoli rivenditori, portandoli il più delle volte a chiudere i battenti, nulla vieta che lo stesso modello possa essere applicato alla logistica, basti pensare che già oggi le aziende coinvolte nelle transizioni online sono per lo più un numero ristretto e che tra queste spicca sicuramente Amazon.
La forza principale di questa azienda, nata come comune bookstore, sta proprio nel fatto che ha la stragrante maggioranza dei prodotti che andranno poi consegnati su richiesta, e che grazie a ciò diviene il
cliente più appetibile per le aziende di logistica. Non stupisce quindi se Bezos vuole assicurarsi una propria flotta di mezzi.
Tra i primi propositi c’è la volontà di affittare ben 40 boeing che semplificherebbero il collegamento tra i vari centri di stoccaggio, anche a livello intercontinentale.
Ciò renderebbe Amazon il quarto operatore al mondo per trasporto aereo.
Nell’incertezza di cosa accadrà in futuro, possiamo certamente concordare che la rivoluzione digitale e il progresso della guida autonoma avranno non poche ripercussioni sulle modalità di trasporto delle merci.