Un noto brand del settore enogastronomico ha condotto un’analisi da cui si è potuto evincere che si sta perdendo la vecchia concezione della logistica a favore di una nuova logica, molto più dinamica, dominante nel supply chain management. La supply chain, per essere pienamente efficiente deve partire dalle operazioni di progettazione e finire con l’assistenza post-vendita e deve sincronizzare tutte le operazioni di fornitura, produzione e distribuzione
Potrebbe interessarti anche: Datalogic presenta le tre nuove soluzioni RFID
Giovanni De Simone, managing director di Gustorotondo, spiega che «La logistica sta diventando sempre più rilevante e ricca di sfide: infatti, le informazioni circolano quasi istantaneamente via Internet, creando una domanda di trasferimento delle merci verso destinazioni sempre più lontane e in tempi brevi. Accanto alla tradizionale attività logistica, che potremmo definire ‘rettilinea’ in quanto gestisce il movimento delle merci coinvolgendo due soli attori (mittente e destinatario), diviene dunque sempre più importante l’attività ‘a rete’, nella quale sono gestite le attività di molteplici attori (produttori, centri logistici, distributori, punti di ritiro) al fine di ottimizzare l’efficienza del processo complessivo di distribuzione. A rendere il quadro ancor più complesso concorrono l’aumento della gamma prodotti, la frammentazione degli ordini e la disomogeneità delle richieste dei consumatori e delle imprese (basti pensare ai prodotti di lusso o a quelli che richiedono il controllo della temperatura). Ambiti di particolare interesse sono la questione dell’'ultimo miglio’ e quello dei punti di ritiro della merce: in entrambi i casi, si assiste a un notevole fermento di sperimentazione di soluzioni. Uno dei requisiti fondamentali del manager della logistica è quindi quello di sapersi adattare rapidamente alle soluzioni più efficienti, in modo da sfruttare le opportunità offerte dal mercato».
Crediti Foto: http://www.globaltradeandlogistics.org